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Le aziende lattiero-casearie si sono dimostrate molto preoccupate per l’inflazione galoppante che ha toccato quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: dall’alimentazione animale, già aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia...

Le aziende lattiero-casearie si sono dimostrate molto preoccupate per l’inflazione galoppante che ha toccato quasi tutte le voci di costo che compongono la filiera del latte: dall’alimentazione animale, già aggravata dalla siccità che riduce sia i raccolti degli agricoltori sia la produzione di latte, e che rende necessario un aumento del prezzo del latte riconosciuto agli allevatori, al packaging, per il quale i prezzi di materie prime come carta e plastica sono in aumento costante da mesi. A questo scenario si è aggiunto l’incremento dei costi energetici che ha fatto aumentare i prezzi del latte e dei prodotti caseari. A LattePiù II edizione, mercoledì 24 maggio parleremo di gestione dell’energia in latteria.
Le ripercussioni non sono solo a carico dei consumatori e delle aziende, ma anche delle stalle, come fa notare Coldiretti. Secondo una nota di Coldiretti, quasi un allevamento su dieci (8%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi. L’allarme di Coldiretti si unisce a quello di aziende lattiero-casearie preoccupate per l’impennata delle bollette energetiche che riguarda l’intera filiera agroalimentare. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini si è detto preoccupato: “Fino a oggi grazie alla cooperazione fra allevatori, industrie e grande distribuzione si è riusciti a contenere gli aumenti nei confronti di consumatori e cittadini ma adesso non siamo più in grado di reggere se non con un aumento dei prezzi perché la situazione sta diventando insostenibile. È importante intervenire perché è a rischio un’intera filiera produttiva”.
In Italia ci sono 24mila stalle da latte che garantiscono una produzione di 12,7 milioni di tonnellate all’anno, grazie alle quali il settore lattiero-caseario nazionale vale oltre 16 miliardi di euro e occupa oltre 200.000 persone fra diretti e indotto.
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